A BergamoScienza una storia lunga 10.000 anni

Questo venerdì si è tenuta l’inaugurazione del Festival scientifico BergamoScienza, arrivato ormai alla sua undicesima edizione.

Durante tutto il periodo (dal 4 al 20 Ottobre) si alterneranno decine e decine di attività diverse che vanno dalle conferenze con esperti del settore (premi Nobel compresi), ai laboratori per i più piccini, fino alle mostre.

Tra queste vi invito a visionare la bellissima mostra sulla storia dell’agricoltura, intitolata “Naturale, artificiale e coltivato” (dove io sarò “tutor” per quasi tutto il periodo).

Perché è tanto importante?

Perchè la mia (poca) esperienza mi dice che uno dei motivi principali per cui c’è confusione attorno al tema delle biotecnologie, specie in campo agrario, é dovuto a una scarsa comprensione o riflessione su com’é nata l’agricoltura, su quali sono state le tecnologie rivoluzionarie introdotte dall’uomo millenni fa e qual é il filo conduttore con quelle più recenti, ma altrettanto ingegnose e promettenti.

Quale modo migliore per capirlo, se non guardando da vicino una spiga di grano “selvatico” e il suo parente coltivato? Cosa più chiaro se non toccare con mano la differenza di “taglia” tra il frumento Rieti di inizio novecento e quello del dopoguerra?

La mostra vi farà riscoprire un mondo solo apparentemente lontano da noi, ma che è in realtà strettamente legato al mondo attuale per via di quella continua voglia e necessità umana che ci spinge a scoprire, indagare e cercare soluzioni.

Non mancate!

@FedeBaglioni88

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